A Milano per il car sharing corsie riservate come taxi e autobus

L’automobile in condivisione aiuta, e non solo a rispettare l’ambiente, ma anche a risparmiare tempo. Una corsia privilegiata per le automobili in car sharing. È questa la nuova iniziativa del Comune di Milano per cercare di incentivare un uso più razionale dell’auto privata fra le trafficatissime strade del capoluogo lombardo. A partire da dicembre, infatti, i mezzi in car sharing potranno circolare nelle corsie riservate ai taxi e al trasporto pubblico, anche nelle Zone a Traffico Limitato, le cosiddette Ztl. Obiettivo principe, ovviamente, quello di convincere i milanesi a lasciare in garage la propria automobile privata, contribuendo così a migliorare la qualità dell’aria.

“Gli studi di settore – spiega il vicesindaco e assessore alla Mobilità e Trasporti, Riccardo De Corato - hanno evidenziato che chi utilizza il car sharing, per effetto di un uso più razionale dell’auto, riduce i propri consumi del 35-40% e che ogni macchina condivisa consente la riduzione della circolazione di 5-6 auto private. Il 47% degli utilizzatori del servizio di car sharing, inoltre, vende la propria seconda auto, mentre il 12% rinuncia all’acquisto della prima. Tutte ottime ragioni per contribuire a un maggiore utilizzo dei veicoli condivisi”.

Ridimensionare l’inquinamento, i consumi e la circolazione di auto private. Tre obiettivi fatti propri anche dalla Regione, dato l’alto livello d’inquinamento del territorio e i continui sforamenti delle soglie d’attenzione europee sulle polveri sottili presenti nell’aria.
“La mobilità sostenibile – sottolinea l’assessore ai Trasporti in Pirellone, Raffaele Cattaneo - non è quella del futuro, ma quella di oggi: Regione Lombardia per favorire il raggiungimento di questo obiettivo ha già stanziato 7 milioni di euro per chi acquista un ciclomotore o un motoveicolo meno inquinante o elettrico e ha favorito nuovi servizi di mobilità a impatto ambientale zero incentivando la diffusione di servizi di bike, scooter e car sharing elettrici che, da dicembre, saranno a disposizione nelle stazioni ferroviarie di Milano Cadorna e Varese Nord».

Il servizio di auto in condivisione non è nuovo per Milano. Attivato nel settembre del 2001, senza tecnologia di bordo, nel dicembre 2006 il servizio è entrato nel sistema ICS, la struttura di coordinamento delle realtà locali del car sharing, promossa e sostenuta dal Ministero per fornire assistenza alle città che intendano sviluppare questi sistemi con l'obiettivo di istituire uno standard nazionale operativo e tecnologico. In altre parole, chi per esempio, si iscrive a Genova, ha diritto a utilizzare, semplicemente mostrando la sua card, le auto anche nelle altre città italiane dove esiste il car sharing alle condizione economiche del gestore locale.

Oggi nel capoluogo lombardo è possibile usufruire di una flotta di 36 automobili disponibili a 1017 associati in 16 parcheggi dislocati in vari punti della città. L’ultima iniziativa in tema è quella di Guidami, un servizio proposto dal Comune in collaborazione con l’ATM. Ci sono Smart, Punto, Doblò, C3, Multipla e, per i più esigenti, Mini. Per quanto riguarda le tariffe, oltre ai 105 euro d’iscrizione al sistema Ics, si paga 1,60 euro l’ora e 0,28 centesimi al km: prezzi convenienti, se si fa un raffronto con le altre iniziative simili in Italia (Torino, Venezia, Modena, Rimini, Riccione, Bologna) e, soprattutto, con il noleggio di un'auto o l'uso del taxi.

( FPS Media )