È
Michele Sacerdoti il candidato sindaco "ambientalista" alle primarie del Centrosinistra in programma per il prossimo 14 novembre. Sacerdoti è
nato a Milano, nel 1950; professore universitario,
insegna Fisica e collabora con il Cern. Attento a tutte le tematiche legate al rispetto dell'ambiente, al consumo energetico è iscritto alla Federazione dei verdi dal 1990.
Se il nuovo strumento urbanistico di Milano, il Piano del governo del territorio, sarà approvato prima delle elezioni, conta di modificarlo una volta eletto? E quali sono i suoi punti che necessitano di un intervento?
«Spero che non venga approvato. Non è tollerabile che si possa trasferire dei diritti volumetrici dal Parco Sud o aree destinate a servizi in zone densamente popolate senza limiti massimi di volumetria (attualmente 1 mq/mq). Ci troveremo con grattacieli ovunque davanti alle nostre case. Per salvare il Parco Sud si rovina tutta la città. L’housing sociale del 35% è insufficiente, soprattutto perché la maggior parte delle aree sono pubbliche (ferrovie, caserme). Va portato almeno al 50%, con il 20% destinato ad edilizia residenziale sovvenzionata».
C'è davvero un problema sicurezza a Milano? Come conta di occuparsene, soprattutto nelle aree periferiche o ad alta concentrazione di immigrati, tipo via Padova?
«Si deve spingere sull’integrazione degli immigrati, che sono i nuovi milanesi. Aumenterò gli insegnanti di sostegno e i mediatori culturali per aiutare gli studenti stranieri che arrivano con il ricongiungimento familiare. Aprirò sportelli comunali per gestire le pratiche in aggiunta alla questura. Spingerò a livello nazionale per dare il diritto di voto alle elezioni amministrative dopo 5 anni e per dare la nazionalità italiana a chi nasce in Italia. La sicurezza è un problema che nasce dalla mancata integrazione, anche se bisogna pretendere che gli immigrati rispettino le nostre leggi».
Smog e traffico: come limitare l'afflusso di auto in città? Come incentivare e potenziare l'uso dei mezzi pubblici?
«Si devono creare parcheggi di corrispondenza delle stazioni ferroviarie fuori Milano, aumentare il materiale rotabile, disincentivare l’uso dell’auto a Milano con una congestion charge a livello di tutta la città, dare la preferenza ai mezzi pubblici in tutte le strade cittadine con corsie protette e semafori asserviti. L’auto deve essere la seconda scelta nel muoversi in città. Con il car sharing poi diminuirò le auto possedute dai milanesi, risolvendo il problema dei parcheggi residenziali».
Tema immigrazione: siete favorevoli alla moschea a Milano?
«Sono favorevole a costruire una tensostruttura in un’area comunale dietro il Palasharp, migliorare i centri di preghiera già esistenti in città e crearne di nuovi. Per la moschea mi sembra che non ci sia ancora una proposta concreta ma sono favorevole».
Perché Milano non è più la città faro dell'Italia?
«Perché la giunta Moratti preferisce una falsa sicurezza alla vivibilità e perché i giovani validi scappano all’estero dove c’è più lavoro e abitazioni».
(
FpsMedia )