A Milano, precisamente in via Riccardo Lombardi, c’è un luogo in cui si può sparare alle ombre senza farsi male e dove le donne imparano a difendersi dalle aggressioni e a maneggiare lo spray al peperoncino. Si chiama
Club Urban9mm, ed è il primo poligono di tiro virtuale accessibile a tutti (minorenni compresi), basato sull’uso di sistemi sofisticatissimi con immagini e video in HD proiettati su fondali modello cinema e con sagome o elementi animati che interagiscono grazie alla tecnologia del laser.
Ma com’è nato questo progetto? “Inizialmente è sorto da un desiderio di fornire alla forze dell’ordine un prodotto che in questo momento manca” – racconta Davide Padovan, uno degli ideatori – “dare un apporto per un sistema di addestramento più completo per loro. Poi ne è stata fatta un’analisi di marketing più ampia e abbiamo scoperto che il pubblico non ha a disposizione delle attrezzature per esercitarsi ed imparare quello che è anche una disciplina olimpica”.
Ma Urban9mm non è solo un poligono: c’è anche una palestra di Crossfit (uno sport che unisce al suo interno sollevamento pesi, velocità e ginnastica) e un corso speciale pensato apposta per le donne che si chiama “
Prevenzione all’aggressione”.
Quali tecniche di difesa insegnate? “Abbiamo dei contatti con degli specialisti che lavorano con l’FBI e hanno sviluppato delle tecniche di prevenzione all’aggressione - spiega ancora Padovan - queste strategie sono molteplici: tutto quell’atteggiamento che bisogna avere prima ancora che capiti un evento, una serie di accortezze da osservare prima ancora che una situazione degeneri. Per un esperto di arti marziali può essere facile eludere una situazione di contrasto, diversamente una persona normale può servirsi invece di strumento come lo spray al peperoncino. Noi ne spieghiamo l’utilizzo”.
Qual è il momento giusto per utilizzare lo spray al peperoncino? “Lo spray funziona solo se puntato in viso. Va spruzzato nel momento in cui si scappa: la persona lo diffonde dietro di sè mentre sta correndo via. A questo punto si crea una nebulizzazione del prodotto che va in faccia alle persone che la stanno rincorrendo”.
Un poligono multifunzionale quindi, che risponde a molteplici esigenze e funzioni, frequentato da un pubblico eterogeneo: sportivi, giocatori di basket, motociclisti, professionisti del tiro dinamico (una specialità del tiro), forze di polizia, agenti segreti o sognatori e soprattutto moltissime donne. Tutti pronti a sparare, senza mietere vittime.
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Fpsmedia)