Sedute spiritiche, medium, cerchi nel grano, ufo e cure miracolose. Chi di noi, davanti ad un servizio in televisione, un articolo di giornale o un’esperienza in prima persona non si è posto delle domande sulla veridicità o meno di questi fenomeni? Il 22 gennaio a Pavia, nel collegio universitario “Golgi 2” potrete avere le prime risposte.
Parte infatti un ciclo di lezioni in grado di insegnare un metodo d’indagine scientifico per comprendere meglio tutto ciò che viene catalogato sotto la categoria “ignoto”: si tratta del “corso di investigatori di misteri”, organizzato dal Cicap, il Comitato Italiano Per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale.
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Con noi il corsista impara un metodo, una serie di step e di approcci scettici per venire a capo di questi strani eventi», spiega Simone Angioini, del Cicap di Pavia.
Quest’associazione è nata nel 1989 per iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di studiosi tra cui Margherita Hack e i premi Nobel Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia. È apartitica, apolitica e senza fini di lucro, e ha il dichiarato scopo di combattere l’approccio sensazionalistico che spesso i media hanno nell’affrontare fenomeni paranormali, astrologi e guaritori «noi riteniamo che ciò sia profondamente diseducativo e contribuisca non solo a incoraggiare la diffusa tendenza all’irrazionalità ma anche a dare credibilità ad individui che traggono profitto da questa situazione», si legge nella dichiarazione comune sottoscritta dai fondatori.
Il fulcro dei corsi è appunto fornire degli strumenti interpretativi: «Non è uno di quei corsi di ciarlatani che vendono fuffa e fumo - puntualizza Luigi Garlaschelli, del Cicap Pavia - noi insegnamo un metodo scientifico per valutare le cose. I corsisti imparano a ragionare con la loro testa, a basarsi sui documenti e non sul sentito dire, a fare ricerche attendibili. Ci sono anche molti insegnanti che partecipano alle nostre lezioni e usano gli esempi che noi facciamo in classe con i loro studenti».
Gli argomenti trattati sono in grado di avvincere scienziati, appassionati ma anche semplici curiosi: si va dall’analisi delle medicine alternative (iridologia, naturopatia, pranoterapia), alla “psicologia delle cospirazioni” (perché siamo spinti a credere al complotto che dovrebbe stare dietro all’attentato delle torri gemelle), passando per i fondamenti dell’illusionismo: “Nel corso si cerca di mostrare dei veri-presunti fenomeni paranormali dal vivo, quindi si eseguiranno dei test con delle persone che sostengono di avere delle capacità paranormali e i corsisti impareranno i metodi di verifica direttamente sul campo”, continua Angioini.
Quella di Pavia è la nona edizione del corso, che negli anni ha avuto un discreto successo: “molti sono diventati poi collaboratori del Cicap, hanno scritto sulla nostra rivista che si chiama Query, hanno partecipato all’attività dei gruppi locali…questo serve ad aumentare il numero degli scettici attivi e militanti”, afferma compiaciuto Garlaschelli.
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FpsMedia )