Milano » 
Prima viene votato il via libero alla Newco per l'acquisizione dei terreni di Expo, poco dopo viene approvato a larghisisma maggioranza anche l'ordine del giorno del PD sull'esproprio. Expo 2015 ha avuto sicuramente un ruolo di primo piano nella discussione di oggi in Consiglio regionale nel corso della seduta sul bilancio. «Un passo in avanti nel nodo dei terreni e un risultato positivo» commenta il presidente della Regione Roberto Formigoni.
Newco - L'occasione che permetterà lo sblocco di Expo 2015 secondo la maggioranza. Una delega in bianco alla Giunta secondo l'opposizione. Il via libero alla creazione della Newco - la società pubblica per l'acquisizione delle aree nella zona della Fiera Rho-Pero per l'esposizione internazionale in programma a Milano nel 2015 - è stato votato in Consiglio regionale. L'Assemblea ha approvato l'articolo 7 dell'assestamento di bilancio che autorizza la Giunta «a promuovere, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici interessati ad Expo, la costituzione di una società per azioni al fine di agevolare l'acquisizione delle aree del sito Expo 2015».
Contrario alla Newco il Partito democratico. «È una proposta irrituale - commentano i consiglieri Franco Mirabelli e Alessandro Alfieri -. Ci viene chiesto di votare una delega in bianco su una questione fondamentale come Expo». Il Pd ha chiesto di stralciare o modificare questa parte della legge di assestamento al bilancio anche alla luce del mancato accordo fra Regione, che propende per l'acquisizione delle aree, e Comune e Provincia di Milano che invece si sono detti favorevoli all'opzione del comodato d'uso. «Siamo in netto ritardo - continuano i consiglieri democratici - per un problema politico fra i vertici regionali e cittadini. Alla Giunta chiedavamo un gesto di prudenza e realismo».
L'esproprio - La discussione su Expo non si è fermata però all'approvazione del progetto di legge. Il PD ha infatti presentato un ordine del giorno all'assestamento di bilancio che è stato approvato dal Consiglio regionale con i voti contrari di soli tre consiglieri dell'Udc e due del Pdl. Con l'approvazione del documento si impegna la Giunta a chiedere al sindaco di Milano di emettere con urgenza un decreto che riconosca l’utilità pubblica dell’Expo e a valutare l’opportunità di richiedere l’esproprio delle aree «per evitare il fallimento dell’intera manifestazione. Non si può escludere a priori la strada dell'esproprio - commenta Mirabelli -. L'ipotesi di vedere chi mette a disposizione le aree e farle valutare da un soggetto terzo va valutata». Per il capogruppo del Pdl Paolo Valentini «è un odg in linea con quella della Regione Lombardia e già tracciata dal presidente Roberto Formigoni. Non vogliamo andare contro il Comune, ma dire la nostra. L'esproprio è una delle ipotesi». Una proposta di buonsenso per la Lega Nord, mentre è dura la reazione dell'Udc che parla di esproprio proletario.
Un risultato che stampa un sorriso sulle labbra a Formigoni. «Non ho mai prounciato la parola esprorio -commenta -. Ma oggi il Consiglio ha indicato una via limpida e rettilinea». Il pensiero va naturalmente all'ipotesi sostenuta invece dal sindaco Moratti e dal presidente della Provincia Podestà del comodato d'uso dei terreni. «Con il via libero alla Newco si concretizza una posisbilità. Saranno poi i soci a decidere se percorrerla o meno. Da oggi è comunque percorribile e noi siamo pronti da subito».
