È un operaio di 25 anni residente nella zona il giovane fermato dai carabinieri del Nucleo operativo di San Donato Milanese in collaborazione con i loro colleghi della tenenza di San Giuliano Milanese per l'omicidio di Saverio Luca Verrascina.
All'origine potrebbe esserci un debito di droga. L'uomo, G. P., piccoli precedenti penali,
abitante a Caselle Lurani, aveva avuto con Verrascina la sera dell'8 gennaio, una violenta lite, da cui sarebbe uscito ferito. All'ospedale di Vizzolo Predabissi gli hanno diagnosticato 20 giorni di prognosi.
L'ipotesi di un debito di droga all'origine della lite e del delitto successivo è al vaglio degli investigatori dell'Arma, che non escludono altri moventi. La loro attenzione è comunque focalizzata su alcune testimonianze, secondo le quali la vittima l'8 gennaio aveva pesantemente picchiato il suo presunto omicida, per un debito legato allo spaccio degli stupefacenti. G. P. ieri sera avrebbe aspettato sotto casa Verrascina per vendicarsi.
Il procuratore Armando Spataro, da due giorni in servizio alla procura di Lodi, ha condotto personalmente l'interrogatorio del giovane.