Test di Legambiente boccia gli edifici milanesi. Nella nuova campagna, “Tutti in Classe A”, sull'efficienza energetica di 100 tra abitazioni ed uffici pubblici in
15 città italiane solo il 10% degli immobili esaminati ha passato l'esame, il resto ha mostrato risultati scoraggianti. Sono bastate delle termofoto (che registrano il calore sulle superfici) per mostrare le pecche nell'isolamento energetico di edifici che nel caso di Milano sono stati realizzati tutti dopo il 2000.
Difetti termici comuni, pareti senza isolamento, finestre sottili e montante male, ponti termici tra diversi materiali, serramenti che facilitano la dispersione del calore. Sono questi alcuni dei più comuni errori rilevati durante la ricerca “Tutti in Classe A”, problemi che poi si riflettono in un aumento dei costi di bolletta e spesso in comfort e vivibilità diminuiti. Nel dettaglio i tecnici di Legambiente sono andati a realizzare immagini termografiche di numerosi edifici.
Il dossier mostra come solo le abitazioni realizzate a Bolzano risultano efficienti dal punto di vista energetico con un bassissimo fabbisogno per il riscaldamento. Sono stati anche analizzati edifici pubblici, ma tutti mostravano gli stessi problemi. Il dettaglio milanese mostra una palazzina di edilizia residenziale pubblica costruita nel 2009 ricadere in questi difetti: secondo le termografie ci sono persino punti che meriterebbero una ulteriore indagine perché indicano potenziali distacchi di intonaco. I problemi termici sono ben visibili anche in alcuni uffici pubblici presi sotto esame di Milano. Persino la sede dell'Arpa (l'Agenzia regionale per la protezione ambientale) ristrutturata nel 2003 presenta una facciata intonacata che mostra come in più punti ci sia un'ampia dispersione.
Per Legambiente occorre dunque stabilire da subito, per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni edilizie oltre una certa dimensione, uno standard minimo obbligatorio di Classe A su tutto il territorio nazionale. Nel dossier c'è anche una valutazione sull'operato di diverse Regioni visto il ruolo che hanno nell'introdurre con l'attività legislativa criteri e riferimenti locali per il sistema costruttivo.
La Lombardia è una delle poche promosse a pieni voti perché prevede controlli e sanzioni sia nella fase di edificazione sia in quella successiva alla realizzazione. Inoltre ha previsto una multa in caso di mancanza della certificazione energetica durante le compravendite. Anche perché costruire in Classe A per Legambiente implica un incremento solo del 5-10% del costo di costruzione che si aggira complessivamente intorno ai 1000 euro al mq. Insomma non è la variabile economica a spingere le imprese a non realizzare immobili di qualità.
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FpseMedia )