Il regalo più desiderato del Natale 2011? Un viaggio per il 19,5% degli italiani che scrivono sulla rete. E se proprio non si può viaggiare fisicamente, va bene farlo anche mentalmente: e così un bel libro o della buona musica (14,5%) battono i vestiti (11,9%) e l’high tech (11,8%). Ricevere i regali è quello che piace di più del Natale (17,4%), decisamente di più che farli (5,9%). Anche perché fare i regali stressa: del 38,7% degli italiani sotto stress per Natale, quasi 1 su 2 lo è proprio perché deve scegliere il regalo che non delude. E così per il 2011 si opta per i regali solidali e/o ecologici (35,8%), e nel 2,8% dei casi si risparmia con regali fai da te. Ma del Natale piace anche lo spirito (15,1%), come anche la tradizione del presepe (10,8%), dell’albero (10,5%) e dell’incontrarsi con amici e parenti. E c’è poi una piccola percentuale di irriducibili che di Natale amano soprattutto gli immancabili cinepanettoni (0,9%). Mentre se la crisi c’è, solo il 27,3% ridurrà le sue spese, mentre il 66,6% è pronto a tirare la cinghia, ma solo dopo Natale. Emerge da una analisi su quasi 21 mila blog e tweet italiani apparsi in rete tra il 15 novembre e il 10 dicembre 2011 condotta dalla Camera di Commercio in collaborazione con Voices from the Blogs (http://voicesfromtheblogs.com/).
TUTTI I DATI DELLA RICERCA
Cosa chiedere per Natale. Evasione fisica, mentale o virtuale sembra essere il desiderio più ricorrente (45,8%): il 19,5% vorrebbe ricevere in regalo un bel viaggio, il 14,5% un bel libro o della buona musica per viaggiare con la mente e un 11,8% desidera prodotti hi-tech o giochi elettronici, una forma di diversa di evasione. Un altro terzo (29,4%) sembra chiedere un rinnovamento del proprio modo di vestire (11,8% abbigliamento e 8,5% accessori e moda) o dell’ambiente in cui vive (9% oggettistica per la casa o per la cura personale). Seguono prodotti solidali o ecologici (4,1%), artigianali o costruiti in proprio (6,3%), cibo e vini (5%) e piante (4,6%). Vista l’età media di chi scrive in rete, solo il 3,1% chiede un giocattolo e infine all’1,5% basterebbe un po’ di buon senso.
Che regali si faranno. C’è però, come sempre, qualche discrepanza tra ciò che si può regalare agli altri e quello che si vorrebbe ricevere. Qui le scelte sembrano essere molto più ridotte e per certi versi più oculate, sia in termini di spesa che di qualità dell’acquisto. Infatti, gli acquisti equo-solidali la fanno da padrone nel 35,8% dei casi, seguiti da libri e musica (19,5%), cibo e vini assieme assommano al 19,7%, piccoli accessori di moda (15,9%) e tengono i prodotti hi-tech (6,3%).
Cosa piace di più del Natale… La risposta è (quasi) univoca: Natale è la festa dei regali! Fare i regali (5,9%) piace meno che riceverli (17,4%) ma, in generale tra fare, ricevere e la tradizione dello scambio dei regali (15%) si arriva al 38,3% delle opinioni espresse. Ai regali sono secondi gli aspetti più tradizionali del Natale (24,2%) come: il presepe, le luci e i preparativi per le feste (10,8%); l’albero, scrivere la letterina a Babbo Natale e la figura di Santa (10,5%); il ritrovare e incontrare amici e parenti (2,9%). Il 18,8% apprezza l’aspetto festivo del periodo di Natale girando per mercatini (3,7%) e godendosi il clima natalizio tout court (15,1%). Seguono quelli che vedono il periodo natalizio come un break (il 6% lo vive come vacanza e il 7,4% ne approfitta per viaggiare). Cibo (4,4%) e cinepattoni (1%) non mancano mai.
…e cosa piace di meno. Oltre 1 su 3 (38,7% dei post analizzati) dichiara di essere stressato dal Natale. Per il 42,4% di questi la fonte principale di stress risiede proprio nell’attività di fare i regali. Il 31,9% non sopporta il clima festoso e il Natale nel suo complesso; nello specifico, il 10,7% trova insopportabili canti e jingle natalizi e il 12% è irritato dal cattivo gusti e dagli addobbi. Infine, un 2,5% trova assurdo lo spreco derivante dagli acquisti fatti sotto le feste.
La crisi e Natale. Tra chi esprime una opinione sul tema, il 27,3% sostiene che la crisi è forte e si fa e farà sentire sui regali previsti per il Natale 2011, mentre il 66,6% dice che la crisi comunque non inciderà sugli acquisti di Natale. Solo un 6,1% si mostra incerto e si dichiara non in grado di valutare i reali effetti della stagnazione economica su queste feste.