Crocefissi negli immobili regionali, all’ingresso e nelle sale riunioni e istituzionali. Lo stabilisce il
progetto di legge approvato oggi in Consiglio regionale, per il quale saranno stanziati, per l’anno 2011,
2500 euro.
Una legge che ha avuto un percorso molto travagliato, così come il voto finale:
a favore Lega e Pdl con Udc e Pensionati (gruppi di opposizione); il resto delle minoranze
(Pd, Idv e Sel) sono invece usciti dall’Aula e non hanno partecipato al voto. E infine il Consigliere PdL
Carlo Saffioti si è astenuto: «Davanti al rischio di una relativizzazione dei nostri valori e quello di una secolarizzazione del Crocifisso, ho preferito scegliere l’astensione».
(Nella foto l'Aula al momento del voto).
Il progetto di legge a firma leghista, all’inizio prevedeva il crocefisso in tutte le stanze dei palazzi e una multa per la mancata esposizione. Il testo è stato poi ed è stato approvato dall’Aula nonostante una questione pregiudiziale proposta dal Pd: «Riteniamo – ha spiegato
Fabio Pizzul – che
questo tema non sia di competenza della Regione»
Il relatore del provvedimento
Alessandro Marelli (Lega Nord) ha spiegato che «il provvedimento salvaguarda un simbolo della nostra storia, della nostra cultura, della nostra tradizione e della nostra identità e promuove i valori del cristianesimo e i principi su cui si fonda la cultura europea e in generale la civiltà occidentale».
Abbandonando l’Aula, Pizzul (Pd) ha spiegato che la contrarietà non riguarda il Crocifisso ma l’opportunità delle modalità e gli strumenti utilizzati: «il Pd sceglie di non partecipare al voto perché
non vogliamo prestarci a strumentalizzazioni del simbolo religioso per eccellenza».
Fuori anche Idv. «Il voto di oggi – ha affermato
Stefano Zamponi – è il segnale della
crisi di credibilità del sistema politico e istituzionale di questa Regione. C’è uno scollamento tra quel che succede in Aula e la realtà fuori di qui». Insieme a loro anche Sel. «C’è una bella differenza tra esporre e imporre – hanno dichiarato
Chiara Cremonesi e Giulio Cavalli –.
Il crocefisso insegna ad accogliere. E invece questa legge è stata proposta, argomentata e votata dagli stessi leghisti che solo ieri, in Piemonte, si sono rallegrati per lo sgombero dei rom sul lungofiume a opera del maltempo, mentre ancora si piangevano i morti di Genova, Napoli e dell’Elba. perché qui non si parla di esporre ma di imporre e trovo insopportabile la strumentalizzazione di questo simbolo».
Favorevole invece l’Udc . «Il crocifisso – ha spiegato
Gianmarco Quadrini - è il simbolo del cattolicesimo, ma anche dei valori civili di
tolleranza, rispetto e valorizzazione della persona umana. Valori che solo se ribaditi con convinzione ed equilibrio potranno costituire proprio un fondamento solido per una convivenza e un’accoglienza ancora più consapevole e forte della nostra comune identità”.a faccia del rispetto per la vita umana». Con l’Udc anche i Pensionati. «Al di là delle ideologie – ha dichiarato
Elisabetta Fatuzzo - è una cosa positiva prevedere l’esposizione del Crocifisso che richiama ai
principi della civiltà cristiana».
La legge stabilisce che la collocazione dei Crocefissi dovrà avvenire entro sei mesi dall'entrata in vigore del provvedimento.