Lodi
Sgominato giro di fatture false, 22 aziende sotto la lente
La Compagnia della Guardia di Finanza di Lodi ha concluso un'operazione di servizio che ha coinvolto 22 aziende del settore edilizio, operanti in 4 differenti province lombarde, portando alla luce un giro di documenti fiscali falsi relativi ad operazioni commerciali per oltre 3 milioni di euro nonché alla scoperta di una
base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi per oltre 1 milione di euro e un'IVA evasa per oltre 900 mila euro.
L'operazione, avviata dai Finanzieri nel 2012, è iniziata con l’esecuzione di alcune verifiche fiscali eseguite nei confronti di diverse società facenti capo ad un unico imprenditore lodigiano, evasore totale per non aver presentato, per alcune annualità, le dichiarazioni fiscali.
Dalle risultanze delle verifiche, è emerso che lo stesso, oltre ad evadere le imposte in prima persona, nel contempo, agevolava anche l’evasione di altri imprenditori, attraverso l’emissione, nei loro confronti, di fatture “false”, cioè documentanti operazioni commerciali mai realmente avvenute.
Così’, una volta denunciato all’Autorità Giudiziaria l’imprenditore titolare delle predette società per emissione di fatture per operazioni inesistenti, l’attività d’indagine si è estesa fino a coinvolgere altre 20 imprese clienti, operanti nelle province di Lodi, Milano, Pavia e Piacenza, sottoposte anch’esse a controlli fiscali.
Le attività ispettive hanno fatto emergere che queste altre aziende avevano annotato nelle loro contabilità costi inesistenti per quasi 3 milioni di euro, abbattendo artificiosamente i redditi imponibili e, quindi, le relative imposte.
I 20 responsabili sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie per il reato di dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Il procedimento penale a carico dell’imprenditore lodigiano responsabile
dell’emissione del giro di fatture false - grazie ad una particolare collaborazione instauratasi fra il personale operante del Corpo e la magistratura di Lodi - è pervenuto ad una rapida definizione del 1° grado di giudizio.
Infatti, con sentenza di fine maggio di quest’anno, il Giudice delle Indagini
Preliminari del Tribunale di Lodi lo ha condannato alla pena di anni 2 di reclusione nonché alla confisca di beni per un valore di 250.000 euro.
L’operazione conclusa fa parte di un ampio ventaglio di attività dispiegate nel territorio lodigiano contro l’evasione fiscale, attraverso la conduzione di verifiche, controlli e mirate indagini di polizia giudiziaria.
L’attenzione attuale dei Reparti operanti del Corpo è rivolta a far in modo che, grazie ad un’accresciuta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, l’Agenzia delle Entrate ed altri organi istituzionali, le situazioni di evasione fiscale rilevate si traducano, nel più breve tempo possibile, in effettivo recupero di gettito per l’erario.
Fonte: Redazione
Mercoledì 17/12/2014