Musica e gelato: i nuovi ingredienti dell'estate a Milano

Se hai due passione mettile insieme a fanne una nuova: sembra questo l’assunto chiaro alla base della gelateria della Musica di via Pestalozzi a Milano. Un piccolo negozio dove i confini tra gola e piacere dell’udito si confondono e che ha ormai conquistato un posto di riguardo tra i peccati di gola dell’estate dei milanesi. Il bistrot gelato si prepara, venerdì 1 luglio, a vivere una grande serata con il suo primo live in gelateria, un evento del tutto nuovo nel panorama dell'estate milanese, con cui si vorrà coinvolgere, oltre al gusto, anche l’udito, così da trasformare i “clienti” in “pubblico” cui sarà offerta l'occasione irripetibile di sentire dal vivo e (gratis) uno dei più importanti interpreti del jazz italiano: Gigi Cifarelli, chitarrista di primo piano e fama internazionale (tra le sue incisioni più note quelle al fianco di Chick Corea, Sam Rivers, Jimmy Owens, Mina e Renato Zero), mangiando un buonissimo gelato, con la formula “All you can eat”, una piccola sfida ai più golosi: al prezzo di dodici euro si potrà prendere tutto il gelato che si vuole, senza limiti.
A gestire il negozio sui navigli è Fabio Brigliadoro, giovane gelataio, anzi chef del gelato, che, lasciato il vecchio e ordinario lavoro, si è imbarcato con successo in questa avventura: “Il mio
sforzo è di recuperare il modo tradizionale ottocentesco di fare il gelato, con la stessa ricerca e purezza di ingredienti artigianali di allora, ma con l’aiuto della moderna tecnologia per quel che riguarda la manifattura vera e propria: la gelateria della Musica è prima di tutto un laboratorio artigianale di sperimentazione del gusto e della qualità”. Anche grazie ai suoi studi in chimica e alla profonda conoscenza delle materie prime, lo chef – ex musicista – Fabio Brigliadoro è riuscito nella sfida di inventa ed elabora abbinamenti sempre nuovi, con l'utilizzo di prodotti di origine protetta e controllata o biologici. Tutta la lavorazione avviene nel suo laboratorio artigianale che non prevede in nessun modo l'utilizzo di semilavorati ma solo ingredienti freschi e tipici, con risultati gastronomici sorprendenti, come i cinque tipi di pistacchio che potete trovare a rotazione: quello crudo, quello di Bronte tostato e salato, il gran tostato, la stracciatella di pistacchio iraniano e quello piccante. Una ricerca ossessiva e minuziosa della qualità cui lo chef milanese ha saputo innestare la passione per la musica e che culmina nel modo originale con cui sono stati nominati i gusti: non cioccolato o stracciatella, ma con i nomi degli artisti che li hanno ispirati. Tra le vaschette del bancone è possibile infatti trovare la “stracciatella inversa” di Morgan, il sorbetto di liquirizia dedicato a Paolo Fresu e la crema al mou di Elisa. Anche star del calibro di Elio, Laura Pausini o gli speaker di Radio Deejay hanno un loro abbinamento ad hoc.
(Fpsmedia)