Scatta mercoledì 31 agosto la
41a edizione della Settimana Ciclistica Lombarda, la corsa a tappe che nel corso degli anni è diventata un'istituzione nel ciclismo regionale. Nata a Bergamo e denominata per tanti anni “Settimana Bergamasca”, la gara organizzata dal Gs Domus ha allargato il proprio raggio d'azione e dal 1989 ha messo in evidenza l'origine lombarda – appunto – della competizione.
Ad ambire al
trono che nel 2010 fu di Michele Scarponi (stavolta non ci sarà: è impegnato alla Vuelta) ci sono i corridori che hanno animato il calendario estivo italiano e che si sono dati battaglia tra il Trittico Lombardo, il Melinda e via dicendo. Tra i nomi più caldi si possono segnalare il campione d'Italia
Giovanni Visconti (Farnese-Neri, 1° al Gp Carnaghese), gli scalatori dell'Androni-Cipi (Sella, Serpa e altri), l'eterno
Davide Rebellin (Miche) che ha vinto Tre Valli e Melinda, il vivace Pozzovivo con i compagni della Colnago-Csf. Con essi anche alcune formazioni straniere a partire dalla francese FdJ e dall'italo-spagnola Geox-Tmc.
Le squadre hanno già raggiunto Bergamo dove si tengono la punzonatura e le riunioni tecniche di inizio corsa. Mercoledì c'è subito in programma
una frazione chiave, la Nembro-Castione della Presolana, che determinerà distacchi importanti per la classifica finale. Giovedì si corre in circuito a
Calcinato, arrivo buono per i tanti sprinter presenti (Guardini, Gatto, Modolo, Napolitano...), molti dei quali cercano la convocazione per la maglia azzurra ai Mondiali.
Venerdì si parte e si arriva ad
Alzano Lombardo, con il Colle Gallo a farla da padrona nel finale; infine sabato
si torna a Bergamo (partenza da Gorle) con una tappa non di semplice interpretazione. La “Settimana Lombarda” vanta ben tre successi del russo Pavel Tonkov, uno dei grandi nomi presenti in un albo d'oro (
qui quello completo) che ha spesso premiato i corridori dell'Est. Negli anni recenti spiccano i
due successi di Scarponi, quello di Riccò e le vittorie di
Di Luca e dell'olandese
Gesink. Senza dimenticare che nel 1991 davanti a tutti finì un giovanissimo americano, tale
Lance Armstrong.